8-12 dicembre 2025
Mobilità di job-shadowing a Laste Rae, in Estonia, presso la scuola dell'infanzia Võsukese Lasteaed
L’8 dicembre ci siamo ritrovate alle 8:30 pronte a partire per la nostra avventura Erasmus in Estonia. Dall’aeroporto di Torino abbiamo preso il volo con scalo a Francoforte, dove non è mancata la pausa con un pretzel caldo, perfetto per entrare nello spirito del viaggio.
Nel pomeriggio siamo poi ripartite verso la nostra destinazione finale, arrivando a Tallinn alle 17:10, emozionate e curiose di scoprire tutto ciò che ci avrebbe atteso nei giorni successivi.
Siamo arrivate in Estonia con tanta curiosità e il desiderio di scoprire una realtà educativa diversa dalla nostra. Il nostro Erasmus ci ha portate a Rae, un piccolo paese vicino a Tallinn, immerso nella natura e ricco di spazi verdi. Qui abbiamo avuto l’opportunità di conoscere da vicino l’approccio estone all’outdoor education, un metodo che mette al centro l’esplorazione, il movimento e il contatto diretto con l’ambiente.
Subito dopo abbiamo conosciuto i bambini della scuola e tutto il personale educativo, gentile, accogliente e felice di condividere con noi questa esperienza speciale.
La scuola accoglie 12 sezioni, organizzate in gruppi omogenei per età dai 1,5 ai 7 anni. Ogni classe è composta da 16 a 20 bambini, seguiti da due insegnanti e due assistenti, garantendo un clima educativo attento e di qualità.
Aivi ci ha accompagnate alla scoperta del giardino esterno della scuola, preparato con diversi angoli di attività pensati per la giornata speciale. Non c’erano genitori né guide rigide: i bambini erano completamente liberi di muoversi, scegliere cosa fare e vivere l’outdoor in modo naturale e spontaneo.
Ognuno si avvicinava all’angolo che preferiva: c’era chi si dedicava alla creazione di pigne con il mangime per gli uccellini, chi sperimentava con i giochi sensoriali e chi osservava incuriosito i fuochi accesi dove venivano cucinate le salsicce. Il profumo della legna e il freddo dell’aria rendevano tutto ancora più autentico
Era bello vedere come i bambini si muovevano sicuri, interessati, coinvolti… e intanto cresceva l’attesa per il momento più magico: incontrare Babbo Natale!
Entrare nella scuola dell’infanzia di Rae significa ritrovarsi in un ambiente sereno, accogliente e pensato con grande cura. All’ingresso si nota subito una grande scala che conduce alle classi situate al piano superiore, mentre tutto l’edificio mantiene un’atmosfera ordinata e armoniosa.
Particolare attenzione è prestata alla luminosità perfettamente rispondente alla luce naturale del cielo di Tallin connotato da intensità luminosa molto tenue, nelle poche ore di luce pressoché 5 in questo periodo. Luci soffuse e diffuse, nessun neon o luce bianca. Corridoi nella penombra e aule con luci che si irradiano dal basso. Siamo rimaste favorevolmente impressionate dalla cura dell’illuminazione che è parte integrante della strutturazione del setting: più o meno intensa in base all’attività svolta. Altro elemento è far vivere la percezione di una scuola come casa a partire dall’aula strutturata con cucina, soggiorno, camera da letto.
Le pareti sono dipinte con colori tenui e naturali, prevalentemente bianchi, arricchiti da decorazioni delicate. L’ambiente è essenziale, mai sovraccarico: poco materiale appeso e solo ciò che è davvero utile allo sviluppo e alla concentrazione dei bambini.
Gli spazi sono ben definiti e facilmente riconoscibili, permettendo ai bambini di muoversi in autonomia. Ogni sezione è organizzata con attenzione e comprende:
Una zona giorno, con tavolini e sedioline a misura di bambino.
Un angolo casetta, con piccoli divani e poltrone che rendono lo spazio caldo e familiare.
Una vera cucina in stile casalingo, completa di lavastoviglie e mobili per le stoviglie, utilizzata nella quotidianità dai bambini stessi.
Un bagno interno, interamente a misura di bambino, dotato di gabinetti con porta per garantire la privacy e vasini per i più piccoli.
Una zona per il riposo, con lettini scorrevoli che possono essere riposti liberando spazio per nuove attività.
Tutto è curato, funzionale e pensato per favorire benessere, autonomia e calma.
La nostra percezione diffusa, balzata immediatamente agli occhi è il grado di autonomia dei bambini, pur così piccoli, un anno e mezzo e due anni. I docenti sono sempre presenti e vigili, ma non si sostituiscono al bambino. Non abbiamo assistito a scene di pianto e sconforto nel non riuscire a fare qualcosa…Illuminante il momento del pranzo. Una delizia! Che sorpresa vedere i bambini prendere dal cassetto ciotola e cucchiaio, andarsi a sedere sulla propria sedia etichettata, attendere il proprio turno per versarsi da una Zuppiera la porzione desiderata, mangiare da soli e finito alzarsi per buttare gli scarti e riporre tutto in lavastoviglie. Lavarsi mani e bocca, svestirsi e andare a nanna. Tutto ciò è possibile anche in virtù di una forte sinergia con i genitori
La seconda giornata si è aperta con l’incontro con una specialista pedagogica che opera all’interno della scuola a supporto degli alunni con difficoltà linguistiche, relazionali e bambini con autismo.
La nostra attenzione è stata catturata dall’organizzazione dello spazio creato in modo funzionale rispetto a ciò che si svolge durante gli incontri: questi avvengono in modo individuale con il bambino e durano trenta minuti, in questo tempo si lavora attraverso il gioco.
Emerge la continua sinergia tra scuola, famiglia e specialisti in un lavoro costante di confronto e sostegno
Nella seconda parte della mattinata ci siamo recate presso la sezione dei “piccoli” (un anno e mezzo e due anni) che stavano ascoltando una storia sul tappeto, salta subito all’occhio l’importanza per l’esperienza tattile e sensoriale collegata alla parola corroborata da un elemento concreto: il volteggio di una piuma
L’attività correlata a questo è stata quella della pittura del fiocco di neve utilizzando il fondo di una pentola (pesante) dipinto di bianco su cartoncini
Una riflessione immediata della referente outdoor è stata nella prassi: l’utilizzo di un elemento pesante che secondo le neuroscienze permette di sviluppare capacità cognitive superiori
L’esperienza sensoriale ha avuto seguito nel bosco antistante la scuola in cui i bambini hanno toccato la consistenza del fango, delle foglie umide, del muschio, delle rocce e hanno “salvato” un verme
Al rientro a scuola i bambini hanno giocato in giardino sfruttando il materiale esterno a loro disposizione: altalene, furgone e sabbia. Marika ha sottolineato l’importanza dell’avere la sabbia anziché l’erba perché la sabbia non ghiaccia favorendo la stabilità dei bambini
Stay tuned!























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